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I Coworker avranno invece piena libertà di poter accedere autonomamente con il proprio badge, tuttavia non potremo garantire l'erogazione di servizi come segreteria, accoglienza, assistenza, ritiro pacchi e l’utilizzo della sala riunioni.

Pur se con molte limitazioni, inCOWORK resta aperto, adottando tutte le misure imposte dal governo in termini di sanificazione degli ambienti e di distanza di sicurezza di almeno un metro tra le persone, nonché l’affissione di locandine con i consigli da seguire all’interno delle aree comuni.

Nonostante il sostanziale calo delle presenze, i nostri ampi spazi, gli uffici e tutte le postazioni restano aperte e disponibili, perché non tutti sono in grado di lavorare da remoto.

Improvvisamente sollecitati a lavorare da casa, magari senza le attrezzature necessarie o con i bambini, tutti i Coworker inCOWORK possono ancora usufruire di postazioni dotate di connessione di rete ad alta velocità.

Questa situazione di emergenza rappresenta una prova per chi lavora nei Coworking e crede nelle relazioni positive tra le persone e il lavoro.

Per quanto inaspettato, questo periodo ci mette davanti ad alcune responsabilità nei confronti della nostra community e al tempo stesso ci richiama a una nuova attenzione sul senso del nostro lavoro.

Le relazioni sono più forti di qualunque virus e il lavoro è un elemento unificante che trova nei nostri spazi condivisi e collaborativi un punto di riferimento ben più che fisico.

Una community infatti resta tale anche se motivi contingenti limitano la frequentazione.

Se gli spazi sono adeguati e si riesce a mantenere la distanza di sicurezza, il nostro coworking mira comunque ad essere un punto di supporto e d’appoggio verso chi cerca una situazione lavorativa in remoto.